Citerna
Il 23-26 luglio 1849 diede asilo a Garibaldi ed alla sua colonna di circa 2.000 volontari, rimasti dai circa 4.000 usciti da Roma al termine dell'assedio ed in marcia verso l'Adriatico.
Nel corso della seconda guerra mondiale, subì gravi ed irreparabili danni ad opera dell'esercito tedesco: la già celebre rocca venne quasi completamente rasa al suolo.
Informazioni Turistiche
Ufficio Informazioni e Accoglienza Turistica - IAT del Comprensorio Alta Valle del Tevere
Piazza Matteotti - Logge Bufalini
06012 Città di Castello
Tel. 0758554922 - Fax 0758552100
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Comune:http://www.citerna.net/
Nel periodo medioevale fu aspramente contesa tra la ghibellina Arezzo e la guelfa Città di Castello.
Fu feudo della potente famiglia dei Marchesi del Colle fino agli inizi del 1200 dopo di che si mise sotto la protezione di Città di Castello.
Nel 1310 fu sottomessa dalla potente famiglia dei Tarlati di Pietramala e vi rimase sino al 1340, poi assieme a Città di Castello richiese la protezione dei perugini. Fu di nuovo governata dai Pietramala e poi dai Malatesta finché nel 1463 passò allo Stato Pontificio.
Agli inizi del 1500 Citerna fu data in vicariato alla famiglia Vitelli di Città di Castello che con alterne vicende e dopo averla arricchita di monumenti e opere d'arte, la tenne fino alla fine del secolo. Dopo che i Vitelli lasciarono il governo di Citerna questa fu riassorbita nella vita monotona di tanti altri piccoli paesi dello Stato Pontificio.
Nel 1619 e nel 1630 si ebbero in Citerna due grandi pestilenze che provocarono numerose vittime e ridussero il territorio in estrema miseria.
Nel 1849 ospitò Garibaldi mentre si ritirava verso Ravenna e nel 1860 prima di tutte le città umbre entrò a far parte del Regno d'Italia.
È situata su di una verde collina dalla quale si gode uno stupendo panorama su tutta l'Alta Valle del Tevere.
Pistrino
Ad est di Citerna si trova l'isediamento di Pistrino. Situato sull'area pianeggiante tra la riva destra del Tevere e la riva sinistra del Sovara, è facilmente raggiungibile sia da Citerna sia dall'uscita di S. Giustino E45.
L'area in cui si trova l'insediamento era abitata fin dall'epoca romana. Lo stesso nome del luogo, derivato dal latino pistrinum, frantoio, mulinom ne è prova ulteriore. Tali testimonianze attestano che doveva trattarsi di un insediamento di produzione agricola a cui si affiancavano strutture per la macina di cereali e, probabilmente, momenti di produzione metallurgica.
In questa zona, nel secolo XII, deteneva proprietà la canonica tifernate di S. Florido, da cui dipendeva la chiesa di S. Stefano. A queste proprietà si affiancano quelle spettanti all'abazia benedettina di Farneta, in Val di Chiana, da cui dipendeva la chiesa di S. Andrea, poi S. Maria, menzionata tra i beni confermati a quest'ente monastico da Adriano IV (1155) e da Clemente II (1188). Nel XIII secolo, tale patrimonio, passò all'episcopato Tifernate e, probabilmente, fu in questo periodo che la chiesa di S. Andrea assunse il titolo di S. Maria.
A più riprese fu coinvolto nelle vicende belliche che nel corso degli ultimi secoli del medioevo interessarono la comunità citernese, della cui giurisdizione faceva parte, fino alla cruenta battaglia che si ebbe nel 1643, durante la "guerra di Castro" (1641-1644), tra truppe fiorentine e tifernati, che segnò la fine delle contese tra gli stati confinanti. Nonostante le vicissitudini patite dall'insediamento esso seppe comunque svilupparsi e all'inizio dell'età moderna si presenta come il più importante del territorio citernese, soprattutto sotto il profilo economico.
L'immagine medievale del paese si concretizza nei due luoghi di culto risalenti a quell'epoca: la chiesa di S. Stefano e quella di S. Maria.
La chiesa di S. Stefano, oggi ridotta a rimessa agricola e addossata ad una struttura di civile abitazione, presenta un campanile a vela, da cui sono state asportate le campane. La massiccia costruzione ne lascia intuire l'importanza rivestita nel medioevo.
La chiesa di S. Maria, restaurata di recente, nonostante le piccole dimensioni, cela al suo interno una importante serie di affreschi votivi della fine del '400 e inizio del '500. Gli affreschi, diciassette conservati, interessano la storia dell'arte popolare umbra.
- La Chiesa di S. Francesco con gli interessanti dipinti attribuiti a Luca Signorelli e a Raffaellino del Colle.
- la Chiesa di S. Michele Arcangelo con una Madonna dei Della Robbia.
- lo stupendo camino di casa Prosperi-Vitelli.
- la Chiesa di S. Maria Assunta a Pistrino con una serie di stupendi affreschi rinascimentali di scuola umbra.
- i camminamenti medievali lungo la cinta muraria e i resti dell'antica Rocca.
- le cave di argilla di Fighille da dove vennero estratte due zanne di "elephas meridionalis".
- il Santuario di S. Maria di Petriolo.
- A circa 3 Km, nel sottostante paese di Monterchi la Madonna del Parto opera di Piero della Francesca.
- Folklore
- Sagra dell'Uva che ogni anno si svolge a Pistrino nel mese di Settembre.
- Mostra del Coccio a Fighille in Ottobre.
Superstrada E45: Cesena-Orte (varie uscite)
A1 Autostrada del Sole: uscita casello di Arezzo. Si prosegue poi con la SS. 473
SS. 423 e 73 bis: da Pesaro e Urbino
SS. 25S: da S. Marino
SS. Flaminia e 257: da Fano
In treno
Linea FF.SS. Firenze-Roma: Stazione di Arezzo (si prosegue poi per Città di Castello con autobus)
Linea F.C.U. Sansepolcro-Terni: la linea ferroviaria, in coincidenza a Terni con le Ferrovie dello Stato, attraversa tutta l'Alta Valle del Tevere e offre la possibilità di fermarsi nelle località desiderate.
In aereo
Aeroporto Regionale S. Egidio (Perugia) a Km. 45
Aeroporto di Fiumicino (Roma) a Km. 220
Aeroporto di Firenze a Km. 130