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Pietralunga

Situata nella parte settentrionale dell’Umbria, Pietralunga è una piccola cittadina medievale che sorge sopra una collina nell’area Nord-Est dell’Alta Valle del Tevere.
Le colline circostanti, coperte da pinete ad alto fusto, offrono la possibilità di trascorrere vacanze in pieno relax, effettuare escursioni incantevoli all’ombra di boschi ricchi di vegetazione e svolgere svariate attività sportive all’aperto.

Comune di Pietralunga
075.9460721
Sito internet: www.pietralunga.it

Informazioni Turistiche
Ufficio Informazioni e Accoglienza Turistica - IAT del Comprensorio Alta Valle del Tevere
Piazza Matteotti - Logge Bufalini
06012 Città di Castello
Tel. 0758554922 - Fax 0758552100
Sede distaccata di Umbertide
Tel. 0759417099 - Fax 0759417952
info@iat.citta-di-castello.pg.it
Sorge su di una collina di 566 m. Il suo primo nucleo fu certamente fondato dalle antiche popolazioni umbre ed il "Flauto su tibia umana", conservato presso il museo archeologico di Perugia, i vari "castellieri" sparsi nel territorio ed i ritrovamenti litici ne sono la tangibile testimonianza.
La fondazione del centro urbano col nome di TUFI, tuttavia, la si fa risalire al popolo Umbro. Nel periodo romano, il più florido, conosciuta col nome di FORUM JULII CONCUPIENSIUM, era collocata nel pressi di Ca' Bartolla e l'oppidum dei foroiulienses cognomine concupienses, elevato a Municipium nell'eta Augustea, è citato anche da Plinio nella "Naturalis Historia". Del periodo romano restano significative testimonianza, come ville, acquedotti, "fistulae acquariae", monete ed importanti strade (diverticula), delle quali tre tratti interamente basolati. Dell'affermazione del Cristianesimo, ci è pervenuta notizia attraverso il martirologio di San Crescenziano, legionario romano al quale la leggenda Sacra attribuisce l'uccisione del drago alle porte di Città di Castello. Durante le persecuzioni ai cristiani, ordinate da Diocleziano, il Santo venne decapitato e sepolto nel luogo ove oggi sorge la Pieve de' Saddi (la più antica chiesa della diocesi), eretta sopra le vestigia di un preesistente tempio pagano. Distrutta nel periodo delle invasioni barbariche, Pietralunga venne riedificata (VI-VII sec.) sull'odierno colle col nome di PLEBS TUPHIAE ed a questo periodo si fa risalire la costruzione della Pieve di Santa Maria e della Rocca Longobarda pentagonale (VIII sec.). Col passare dei secoli, il territorio pietralunghese divenne una terra popolata e florida ed il nome della città mutato in PRATALONGA, dai pingui ed estesi pascoli che la circondavano. Libero Comune dall' XI° al XIV° secolo, Pratalonga venne dotata dello strumento degli Statuti e del Catasto e le vicende politiche che la interessarono non furono dissimili a quelle delle altre città della Regione. A questo periodo risale il fatto, storicamente provato, della Mannaja del boia, conservata dal 1334 presso la Cattedrale di Lucca, che si rievoca ogni anno ad Agosto con il Palio della Mannaja. Allo scadere del XIV secolo, per ga rantirsi incolumità e sicurezza, Pietralunga si alleava e si sottometteva a Città di Castello, diventandone parte integrante del territorio. Da allora in poi la sua storia procedette in parallelo con quella di Città di Castello. La città maggiore provvede va ad inviarvi, periodicamente, un Capitano giusdicente con pieni poteri nell'amministrazione della cosa pubblica e ciò perdurò fino al 1817, anno in cui Pietralunga venne elevata al grado di Comune. Dopo l'amministrazione pontificia, essa entrava a far parte del Regno d'Italia. Partecipava con i suoi oltre 100 caduti alla prima guerra mondiale e, nella seconda, dopo l'8 Settembre 1943, con la costituzione della Brigata Proletaria d'Urto San Faustino, diveniva il centro operativo della resistenza nell'alta Umbria. Il comune di Pietralunga, unico in Umbria, è decorato al Valor Militare e per questa ragione a Pietralunga è stato realizzato il Monumento Regionale al Partigiano Umbro.


Nei dintorni, caratteristico è il borgo di Pieve de’ Saddi con la sua antichissima pieve con affreschi del XV secolo e ad 1 km. dal centro storico di Pietralunga il Santuario della Madonna dei Rimedi.
Nella Pieve di Santa Maria, all'interno del centro storico, l'affresco di Raffaellino del Colle raffigurante, con notevoli effetti cromatici ed armonici delle figure, il Martirio di S. Sebastiano.
Presso la struttura di proprietà ASFD di Candeleto, il Museo naturalistico, raccolta ornitologica di circa 300 esemplari di animali inseriti in appositi ideorami riproducenti la specifica realtà ambientale umbra. L'esposizione assieme all'Oasi di Candeleto costituisce un interessante itinerario naturalistico.
I resti delle antiche ville romane disseminate nel territorio, alcuni affioramenti con fossili del periodo miocenico, estese pinete d'alto fusto ad uso pubblico.
Pietralunga conserva l'aspetto di borgo medievale, cinto di mura e raccolto attorno alla Rocca Longobarda, eretta nell'VIII sec., che se pur modificata conserva intatto il basamento pentagonale. Di particolare interesse è la Pieve di S. Maria all'interno del nucleo antico della cittadina, che risale al XIII secolo e possiede un bellissimo portale romanico, ora a causa dei rifacimenti situato nella parte posteriore.
La pace e la tranquillità del moderno Complesso turistico di Candeleto completo di camping contornato da un'immensa pineta e dotato di tennis, pattinaggio, piscina con impianto per tuffi, parco giochi e piscina per bambini, una struttura altamente attrezzata e rinnovata per ogni esigenza ricettiva, bar e tavola calda dove degustare la tipica cucina locale. Candeleto costituisce una vera oasi sia per le persone amanti dello sport, delle manifestazioni e degli spettacoli sia per coloro che cercano un contatto vivo con la natura nella rasserenante atmosfera delle colline umbre.
In agosto, a Pietralunga si svolge il Palio della Mannaia, mentre nel mese di ottobre si tiene la Mostra-mercato del tartufo e della patata, prodotti tipici della zona.


Folklore
In agosto, a Pietralunga si svolge il Palio della Mannaia, mentre inizio ottobre si tiene la Mostra-mercato del tartufo e della patata, prodotti tipici della zona.

I tartufi e i funghi nel periodo stagionale e la famosa patata di Pietralunga.
In auto
Superstrada E45: Cesena-Orte (varie uscite)
A1 Autostrada del Sole: uscita casello di Arezzo. Si prosegue poi con la SS. 473
SS. 423 e 73 bis: da Pesaro e Urbino
SS. 25S: da S. Marino
SS. Flaminia e 257: da Fano

In treno
Linea FF.SS. Firenze-Roma: Stazione di Arezzo (si prosegue poi per Città di Castello con autobus)
Linea F.C.U. Sansepolcro-Terni: la linea ferroviaria, in coincidenza a Terni con le Ferrovie dello Stato, attraversa tutta l'Alta Valle del Tevere e offre la possibilità di fermarsi nelle località desiderate.

In aereo
Aeroporto Regionale S. Egidio (Perugia) a Km. 45
Aeroporto di Fiumicino (Roma) a Km. 220
Aeroporto di Firenze a Km. 130





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